Il Trequartista

Stagione 1,
32 MIN

Fausto Coppi

Dicembre 24, 2019

Sessant’anni fa moriva in circostanze misteriose un mito nazionale e dello sport mondiale: Fausto Coppi. In questo episodio vogliamo raccontarlo alla nostra maniera con un ospite di eccezione, Marco Pastonesi, autore del libro “Coppi Ultimo”. Buon Ascolto!

Lo guardi, ancora oggi, adesso, e con te rimane. E’ un piccolo esercizio che dovrebbe riguardare soprattutto chi è giovane ora. Nelle immagini di Fausto Coppi c’è qualcosa che ciascuno di noi riconosce. Una freschezza da vento, la fragilità di chi sembra o si sente formidabile, la potenza della perfezione atletica, fisica, ciclistica. In bici, un dio. Come se fosse fatto proprio per quella cosa lì, ruote due, telaio smilzo, tre tubi e ruote fini come corde di violino. Il ciuffo, gli zigomi scavati, magrissime le gambe, nervi come cavi da cavalcavia.

E quel petto da uccello dentro il quale stava un’aria solo sua. Poi, un balzo da controcampo. In piedi, seduto, sdraiato, un altro.
Vulnerabile, disposto ad una sofferenza più acuta, una fatica senza premi o traguardi. La morte come una compagna che si fa viva a tratti e poi arriva per restare. Il suo doppio debole, Serse, che non può seguirlo e scompare; il dolore di una trasgressione imperdonabile allora, una vita mai abbastanza privata, perseguitata dall’ombra.
Eppure, luce, una luce abbagliante che tiene Fausto qui. Il campione, il campionissimo, l’uomo solo al comando. Solo, ecco, persino nell’atto finale, portato via da una distrazione collettiva, da cure fuori tempo, fuori posto e inutili. Una leggenda, certo. Un eroe tragico. Coppi e Bartali, ma si, ma va là. Vicini e rivali solo all’apparenza, ciascuno a caccia di una felicità autentica e segreta, inversamente proporzionale al peso del trionfo.

 

Note dell’episodio
    • 0:30

      2 gennaio 1960

    • 2:20

      Le ombre della scomparsa

    • 9:35

      Coppi è la rivoluzione del ciclismo

    • 13:43

      La “Dama Bianca” e il Peccato di Coppi

    • 17:00

      La sua carriera luminosissima

    • 25:00

      Coppi e Bartali

    • 20:20

      La firma di Giorgio

 

Chi è Fausto Coppi.

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Professionista dal 1939 al 1959, soprannominato “il Campionissimo” o “l’Airone“, fu il corridore più famoso e vincente dell’epoca d’oro del ciclismo ed è considerato uno dei più grandi e popolari atleti di tutti i tempi.

 

Con Giorgio Terruzzi, Carlo Pastore e Marco Pastonesi. A cura di Alessio Albano.
Sound: 731 LAB
Cover art: Alby Antoniazzi
Una produzione: 731 LAB

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